L’anno 2016 è stato particolarmente importante per la Cooperativa Gioele in quanto festeggia 20 anni dalla sua fondazione.
Testimonianze:
Sabato 24 settembre 2016 abbiamo festeggiato i vent’anni della Cooperativa Gioele al palazzo Terragni dove c’era molta gente che è venuta a vedere lo spettacolo che abbiamo fatto. C’erano molti ragazzi della Gioele che conoscevo e i parenti.
Mattias Marinoni
Noi ragazzi della Cooperativa Gioele del gruppo di dramma terapia per la festa dei vent’anni abbiamo rappresentato uno spettacolo di teatro intitolato “Tracce di noi, dipingimi l’anima”. Il laboratorio è durato da gennaio a giugno 2016 e la nostra insegnante si chiama Laura Stucchi. Lei è molto dolce, simpatica, sa stare con le persone, esprime quello che abbiamo dentro il cuore con gli ospiti con cui fa teatro.
Lo spettacolo è stata una cosa molto emozionante, esprime molto quello che abbiamo dentro. Abbiamo usato i colori, i movimenti, le bolle di sapone, i nastri. Volevamo rappresentare le nostre emozioni attraverso i colori, soprattutto la rabbia perché io mi ritrovo molto nel ruolo della rabbia, nel senso che sono positivo nei confronti degli amici, ma sono negativo con me stesso. Però penso che bisogna essere positivi e andare avanti (come dice la canzone di Jovanotti “Pensa Positivo”).
Il nostro lavoro è piaciuto a tutti, io mi sono divertito e devo dire che sono un bravo e bell’attore.
Spero che un domani mi possa ricapitare qualcosa di positivo, come questa esperienza emozionante.
Antonio Cabiati
Sabato 24 settembre 2016 abbiamo fatto la festa dei 20 anni della Cooperativa Gioele al Palazzo Terragni di Lissone.
E’ stato bello vedere le nostre foto esposte che ha fatto Martina Santimone, una fotografa molto brava, oltre ad essere molto bella! C’era anche Tommaso, il mio ragazzo.
Abbiamo visto i nostri video girati con Federico, un educatore esperto in fotografia, video e regia (in realtà Federico è molto bravo anche in tante altre cose, soprattutto in cucina).
E’ stato bellissimo vedere noi come personaggi principali dei video, mi sono emozionata mentre guardavo.
Mi sono impegnata molto in questo video insieme a tutti i miei compagni!
In un video i ruoli erano: Sabrina la mamma, Marco S. il papà, io la figlia che studiava, Alberto il figlio che mi disturbava con la musica alta e ballava, Ciro l’amico che faceva karate e Gianluca la donna delle pulizie! Il titolo era “Casa Vinello”.
C’è stato anche lo spettacolo di Laura Stucchi, insegnante del laboratorio di Drammaterapia. Gli attori erano Antonio, Clara educatrice, Elena, Giuseppe volontario, Lucia, Manuela, Marco B., Marco M.
Alla fine dello spettacolo la Silvana ha presentato un libro.
Dopo siamo andati a fare un Happy Hour per festeggiare tutti insieme, con pizza, panini, patatine, noccioline, vino e tante altre cose buone.
Sara Bianchi
Alla festa c’erano mia mamma e mio papà. Mi è piaciuto molto il botto finale dello spettacolo, le nostre foto esposte in una mostra.
Marcello Molteni
Personalmente mi è piaciuto moltissimo l’intervento del presidente della cooperativa Gioele, dottor Stefano Sironi. Durante il suo intervento ha illustrato i vari progetti della cooperativa Gioele che sono in cantiere, poi ha parlato il dottor Emanuela Sironi responsabile della struttura. Alcuni ragazzi del CSE hanno presentato uno spettacolo di drammaterapia, ideatrice dello spettacolo è stata la dottoressa Laura Stucchi. Il buon Federico Carroni, ha proiettato sul muro delle diapositive inerenti la storia della cooperativa Gioele, poi la signora Silvana Civati assieme al dottor Giuseppe Castelli ha presentato il libro: “Un’ esperienza di vita”. Io ho contribuito con la mia collega Manuela, scrivendo delle poesie.
Personalmente ho provato un emozione indescrivibile soprattutto quando la signora Silvana Civati mi ha consegnato il libro, perché per me era la primissima volta che collaboravo alla scrittura di un libro. Quando la signora Silvana mia chiamato sul palco, mi è scappata qualche lacrimuccia di emozione. Io ero felicissimo, anzi, spero che ci verrà data un’altra opportunità di scrivere un libro, devo comunque riconoscere che scrivere un libro è stato molto bello, ma anche molto impegnativo.
Carlo C.